Offerta di salvezza
La riflessione sulla Parola di Dio domenicale.
Domenica 18 febbraio - I di Quaresima - anno B - prima settimana del Salterio - colore liturgico viola Gen 9, 8-15; Sal 24; 1Pt 3, 18-22; Mc 1, 12-15 Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà ercoledì abbiamo iniziato il tempo di Quaresima, tempo propizio per riavvicinarsi a Dio. Badiamo però a comprendere bene che cosa diciamo con questa espressione: essa non significa: “tempo da impegnare, sforzandoci maggiormente, nel compimento delle buone opere”, ma piuttosto “tempo da vivere contemplando come Lui per primo ci abbia amati”. La prima prospettiva è volontaristica: “ci salviamo da soli, e solo un’osservanza più stretta della legge ci permette di riconciliarsi con Dio”; la seconda prospettiva è invece davvero evangelica: “io riconosco non quello che devo fare io, ma quello che Lui ha fatto e fa per me”. In questo senso, il tempo della Quaresima non è segnato dalla primizia del fare, fossero anche M tante opere buone, ma dell’ascoltare, o riascoltare le grandi opere dell’Amore di Dio per noi. E nell’ascolto del vangelo di Marco mi lascio coinvolgere dal racconto che inizia dal deserto di Giuda e si conclude nel deserto della croce, dove Gesù muore nell’abbandono totale.
Mi commuove sapere che Gesù ha scelto la nostra umanità, solidale fino in fondo alle nostre fragilità, persino nell’esperienza delle tentazioni. Mi commuove e mi fa bene ricordare che anche Gesù è stato tentato, che anche la vita del Maestro di Nazareth è stata segnata dalla lotta contro il male. Niente da stupirmi, allora, se anche oggi io lotterò contro la tentazione, contro il male che vuole strapparmi dal cuore il desiderio di Dio, che vuole inquinare la Parola e ubriacarmi di aceto facendolo passare per vino buono. Condotti dallo Spirito nel deserto anche noi lotteremo per quaranta giorni contro le nostre miopie, impareremo a dare nome alle povertà che ci abitano, a riprenderci dalle anestesie che ci rendono insensibili a tutto, ci metteremo in cammino – agili e leggeri – per correre con Maria incontro al Risorto. La Buona Notizia è racchiusa nelle poche parole di Gesù: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete nel Vangelo”. Si tratta di un’offerta di salvezza, una salvezza che per realizzarsi domanda di essere accolta. Dio viene incontro agli uomini ad offrire salvezza, ma non fa tutto da solo. Attende la nostra risposta. Ma in che cosa consiste la Buona Notizia? “Dio viene incontro agli uomini, anzi è già in mezzo a loro, per donare la salvezza a chiunque crede nella sua Parola”. Ma concretamente che cosa significa “essere salvati”? Significa che Dio in Gesù Cristo ci libera da tutto ciò che deturpa, corrode, rovina, imprigiona e limita la nostra esistenza: innanzitutto dal peccato che mette in pericolo la nostra relazione con Dio, ma anche da ogni male che offusca la nostra esperienza, rende torbidi i gesti e le parole; Dio ci chiama ad una pienezza sconosciuta, impossibile da raggiungere con le nostre sole forze perché è un dono. “Il tempo è compiuto”. Non aspettiamo miracoli; non aspettiamo altri avvisi da parte di Dio. Dio ha già dato il massimo, donandoci il Suo Figlio. Non viviamo in una sterile attesa di un domani che sarà sempre come oggi, se non ci decidiamo noi di rinnovarlo! Non rimandiamo le decisioni di fede: il tempo è compiuto anche per noi! Il Regno di Dio si è fatto vicino anche a noi! Che aspettiamo?
Don Piergiorgio Sanson
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