Silvio Celotto, Vidor - il suo Castello e l’Abbazia di S. Bona, (ristampa anastatica or. 1955), L'Azione, Vittorio Veneto 2021, euro 5.
«Fu un periodo difficile quello in cui mons. Silvio Celotto fu chiamato a dirigere il settimanale L’Azione, che tornava ad essere pubblicato - proprio sotto la sua guida - il 15 agosto 1920, dopo alcuni anni di silenzio a motivo dello scoppio della Prima guerra mondiale. Per quasi due anni, sino al giugno 1922, mons. Celotto con lo pseudonimo “Vindex” (“chi si fa garante”, “chi difende”…) firmò i suoi articoli, prendendo le distanze inizialmente dal liberalismo e dal socialismo e, successivamente, in modo sempre più marcato dal fascismo. Uomo evangelicamente libero, don Celotto intese affermare i valori del Vangelo in difesa del popolo, contro le forme di totalitarismo che andavano radicandosi in quel burrascoso inizio secolo. Il suo esempio ci è di stimolo in un momento, come quello attuale, che forse è meno drammatico di allora, ma richiede un’informazione altrettanto libera e capace di prendere posizione» (dall'Introduzione).
Il volume è la riproduzione anastatica dell'originale di mons. Silvio Celotto, parroco di Vidor dal 1922 al 1955, che dedicando il libro ai suoi parrocchiani scriveva: «Accettate a dunque questo piccolo lavoro, che ho fatto per voi, cui voglio bene e la lettura della storia del vostro paese, in antico così conosciuto, onorato da illustri Uomini, sublimato dal martirio della guerra, vi serva d’incitamento a tenere sempre alto il nome ed il prestigio ed a renderlo, colla bontà della vita religiosa e civile, degno di stima e decoro».