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Lorenzon (Cisl): "Battaglia per l’equità e coalizione del mondo produttivo sono le nuove sfide del lavoro"

Il segretario generale di CISL Belluno Franco Lorenzon, interviene sui temi del lavoro.

Lorenzon (Cisl): "Battaglia per l’equità e coalizione del mondo produttivo sono le nuove sfide del lavoro"

"La battaglia per la giustizia e l’equità è stata persa. Ne è prova la devastante crisi in cui siamo immersi. L’iniqua redistribuzione del reddito ha dato luogo ad una immensa concentrazione di risorse in poche mani, producendo quella speculazione che ha messo in crisi intere nazioni, Italia compresa. L’iniquità, inoltre, ha determinato l’impoverimento di un numero sempre più grande di persone che, riducendo pesantemente i loro consumi, hanno depresso i livelli produttivi e occupazionali.

Sembrerebbe dunque che, per rispondere a questa situazione, bastasse assumere con maggior vigore la lotta alle disuguaglianze di reddito, in nome non solo della giustizia e dell’equità, ma anche del rilancio della crescita economica. Purtroppo non è così semplice. La grande battaglia per l’equità è stata persa e il cammino deve ora ricominciare da un altro versante, quello della produzione di ricchezza, senza la quale discutere di redistribuzione - al netto degli odiosi privilegi, la cui cancellazione è necessaria ma non sufficiente - si risolverebbe in uno scontro tra poveri, costretti a contendersi le fette di una torta diventata sempre più piccola.

Ciò significa che il vero scontro oggi è tra rendita e produzione, tra chi pensa di salvaguardare la propria situazione a prescindere e chi è costretto a rimettersi in gioco ogni giorno.

E quando parliamo di rendita, ci riferiamo a quella finanziaria, a quella monopolistica, a quella immobiliare, a quella territoriale, a quella politica e, in quota parte, anche a quella sindacale.

Per questo è necessario che tutti coloro che stanno “dalla parte della produzione” si coalizzino e lavorino insieme per dare una scossa reale al Paese.

Qui si colloca – lasciando sventolare ad altri le bandiere folcloristiche con l’effige del Leone di San Marco – il vero senso del distacco del Veneto “produttivo” da quella parte d’Italia che non si è messa in discussione, e che continua a vivere di assistenzialismo, a sprecare e a rubare.

Il processo di cambiamento nella direzione del “fare assieme” a Treviso è stato messo in moto lo scorso Primo Maggio da sindacati e imprenditori che hanno manifestato congiuntamente nell’interesse dei lavoratori e delle imprese, convinti del fatto che“non esiste lavoro senza impresa e non esiste impresa senza lavoro”. Quello slogan oggi va realizzato nei fatti. Siamo in mezzo al guado e non possiamo rimanerci ancora a lungo.

Oggi tutti i rapporti di lavoro sono precari perché è il lavoro stesso ad essere precario. E’ precario un artigiano, è precario un dipendente dell’Electrolux, è precario un lavoratore a partita IVA, è precario un imprenditore, è precario un cocopro. Nessuno, in questo momento storico, può sentirsi al riparo dalla instabilità del lavoro. Quello che non dobbiamo fare, però, è cercare di scaricare i costi di questa precarietà su chi più debole di noi. Sarebbe la fine per tutti.

Per queste ragioni occorre promuovere un vero processo di collaborazione “tra produttori”, con relazioni industriali basate sulla trasparenza e sulla partecipazione. Allo stesso tempo, è necessario rafforzare la coesione della nostra comunità locale con un innovativo welfare territoriale, e procedere speditamente verso l’accorpamento e la razionalizzazione delle istituzioni politiche (Comuni, Province, Città metropolitane). Non possiamo stare fermi in attesa che altri risolvano i nostri problemi.

Treviso e il Veneto meritano una classe dirigente all’altezza di queste sfide."

 

Franco Lorenzon

Segretario Generale Cisl Belluno Treviso

Lorenzon (Cisl): "Battaglia per l’equità e coalizione del mondo produttivo sono le nuove sfide del lavoro"
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