Attualità
stampa

SETTIMANA SANTA: riflessione di don Egidio Dal Magro

Le ansie di tante persone di Borgo Valbelluna per il futuro del posto del lavoro

SETTIMANA SANTA: riflessione di don Egidio Dal Magro

Venerdì scorso, seguendo in preghiera la Via crucis mi ha particolarmente colpito la decima stazione: “Gesù viene spogliato delle sue vesti”. Oltre alle torture anche questa umiliazione! La spoliazione toglie la dignità, distrugge la persona. Tra le diverse maniere di spogliare una persona c’è anche quella di privarla del lavoro. Questo pericolo oggi in questa terra di Valbelluna, è grande! Ci sono posti di lavoro in pericolo, ci sono operai e operaie che temono per il loro posto di lavoro. È il caso della ex Ceramica Dolomite oggi Idealstandard. Papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti” dice: «Non esiste peggiore povertà di quella che priva del lavoro o della dignità del lavoro». Il lavoro non è solo un modo di guadagnarsi il pane, ma è anche un mezzo per la crescita personale, per esprimere se stessi, per sentirsi corresponsabili… Il lavoro è un fattore di dignità.

Il pensiero ora vola sulle ali del ricordo, il ricordo di quando in questi paesi non c’era lavoro. Ricordo l’anno e il mese (non ricordo il giorno): era novembre del 1952: due ragazze, una di diciassette anni e l’altra di ventidue, con una valigia in mano salutano con gli occhi bassi e vanno; qualche minuto e la loro figura sparisce dietro il bosco. Il cielo è scuro, siamo in novembre. È umido, qualche goccia scende a bagnare la punta delle scarpe, ma forse sono lacrime. Una scena che si ripeteva spesso nei nostri paesi in quegli anni. Non c’era lavoro, mancava il pane e allora bisognava partire, emigrare dove c’era pane, ma era un pane salato! Oggi se dovessero sparire dalla Vallata queste fabbriche, dove si troverebbe lavoro? Ho potuto incontrare alcune persone che lavorano: sono impegnate all’Ideal Standard. Emerge da questi incontri paura, preoccupazione e anche speranza per una soluzione positiva. Ci sono stati giorni di sciopero. La vertenza è sentita e gli operai si muovono concordi. Gli scioperi sono fatti per reparti produttivi e senza che si fermi l’intero stabilimento. L’obiettivo è cercare di minimizzare le ore di sciopero, ma protrarre la vertenza per tenere alta l’attenzione. Un particolare interessante che rende ancora più sentita tutta la vicenda ed ha origine ben oltre, nel tempo: per diversi anni, dal 2015 al 2020, gli operai hanno versato mensilmente una quota consistente proprio a favore della fabbrica, per salvare la fabbrica e insieme il loro posto di lavoro! Fa venire in mente un altro momento della Via crucis, la quinta stazione: “Simone il Cireneo aiuta a portare la croce”. Queste persone si sono fatte carico delle difficoltà della fabbrica, si sono privati di una parte della busta paga… Ora giustamente aspettano che altri si prendano le proprie responsabilità per arrivare a una soluzione positiva, giusta.

Siamo vicini alla Pasqua e noi auguriamo che un raggio della Risurrezione di Gesù possa portare luce a questa vicenda e portare gioia agli operai e alle loro famiglie.

SETTIMANA SANTA: riflessione di don Egidio Dal Magro
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento