CAORLE: il vescovo Corrado presiede la messa dell'Assunta a Casa "Bruno e Paola Mari"
Molti gli ospiti e i villeggianti che vi hanno partecipato
Il vescovo Corrado Pizziolo ha presieduto sabato 15 agosto la celebrazione nella solennità di Maria Assunta in Cielo, alla Casa marina per ferie “Bruno e Paola Mari” di Caorle, invocando l’intercessione della Madonna durante questo incessante periodo di “Pandemia”.
La cerimonia, concelebrata con diversi sacerdoti e diaconi, è stata ripresa in diretta dall’emittente “Tenda TV” per offrire la possibilità di essere seguita anche da chi si trovava a casa. Molti i villeggianti che vi hanno partecipato, immersi in un clima di preghiera e di contemplazione, in un’atmosfera caratterizzata da una fede immersa nella natura della costiera del litorale veneziano.
«La festività di Maria è il primo frutto, il primo compimento della Pasqua di Gesù», ha affermato monsignor Pizziolo nell’omelia, commentando il meraviglioso passo del Vangelo di Luca, che descrive la visita di Maria alla cugina Elisabetta, riportando quelle parole che sono state poi incise per l’eternità nel testo del canto sacro “Magnificat”.
Il vescovo ha poi proseguito nell’approfondimento del mistero di Maria assunta in Cielo: «Nella Pasqua di resurrezione, avviene il primo passaggio di Gesù dalla morte alla vita, che coinvolge tutta la sua persona, in anima e corpo. E’ un evento che supera le nostre possibilità umane. Per noi, questo evento non si realizzerà che alla fine del mondo. Per Maria, tuttavia, questo evento è già accaduto, perché Dio non ha voluto che conoscesse la corruzione dal sepolcro Colei che ha dato la vita al suo Figlio. Maria è stata preservata dal peccato originale. Alla fine della sua vita, Dio la strappa dalla morte del sepolcro tutta intera. Maria è la prima redenta, la prima risorta dell’umanità. L’assunzione di Maria parla a ciascuno di noi, promettendo la meta di speranza che Gesù risorto promette anche a noi, ovvero di partecipare alla vita stessa di Dio, la vita eterna. Questa è una promessa, una parola di speranza di fronte a tutte le nostre fatiche, a tutte le nostre lotte. Invochiamo la Vergine Maria che ci accompagni in questa terra, affinché noi possiamo salire alla Gloria Celeste, dove possiamo un giorno cantare anche noi il nostro Magnificat».
La celebrazione ha avuto la sua conclusione con la processione intorno alla Casa marina e con la consueta benedizione a tutti i presenti, nel parco davanti alla statua della Madonna (nella foto).
Alessandro Viezzer
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