Editoriale
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C'E' POSTO PER TUTTI

L'editoriale del direttore, don Alessio Magoga

C'E' POSTO PER TUTTI

Inizia un nuovo anno pastorale e sono al via le varie attività. Spesso l’attenzione si concentra sul parroco e sui cappellani (o vicari parrocchiali) e poi sui laici e sulle laiche che partecipano in vario modo alla responsabilità di animare la comunità parrocchiale: come catechisti e catechiste, lettori, ministri della comunione e in mille altre forme di “ministerialità” che ravvivano le nostre parrocchie.

Accanto a preti e laici, però, ci sono anche delle altre figure che sono altrettanto preziose e a cui va la gratitudine di tante parrocchie: sono i religiosi e le religiose ancora presenti in modo significativo in diverse realtà della diocesi (che – tra l’altro – celebreranno il Convegno della Vita consacrata sabato 21 settembre, a San Vendemiano). Credo ci sia un debito di gratitudine nei loro confronti che non è sempre adeguatamente esplicitato: a volte, questo grazie si esprime solo quando una comunità religiosa chiude o al termine del proprio servizio pastorale per motivi di età o per uno spostamento… Eppure, quanto è importante l’impegno dei religiosi e delle religiose presenti nelle nostre comunità (fino a non molto tempo fa, davvero, in tantissime)?

Talvolta, si dice che la struttura – la dimensione istituzionale – della Chiesa è data principalmente dal vescovo, insieme ai suoi preti, e dal laicato: è questo che costituisce l’ossatura della comunità cristiana. I religiosi e le religiose, invece, sono un dono dello Spirito – la dimensione carismatica – e, proprio in quanto dono, possono esserci oppure mancare, perché sono espressione della gratuità e della sovrabbondante grazia di Dio che agisce con massima libertà.

Superata la tensione tra istituzione e carisma che in passato ha generato qualche contrapposizione, bisogna riconoscere che il tempo in cui viviamo, sebbene segnato da una certa aridità e da una certa resistenza alla fede, è provvidenziale e particolarmente propizio per una felice collaborazione tra tutte le componenti che costituiscono il popolo di Dio. Infatti, oggi, è assolutamente evidente che c’è spazio per tutti nell’azione pastorale: dove non arriva la parrocchia con le sue iniziative e le sue proposte, – per fortuna! – arrivano i religiosi o le religiose di un Collegio, che accolgono gli adolescenti e i ragazzi, oppure le suore della Scuola materna che si relazionano con genitori e bambini, oppure i frati di un santuario che offrono spazi di preghiera e di celebrazione delle confessioni… C’è posto e spazio per tutti, oggi, nell’unica Chiesa di Dio: ognuno con il suo dono e il suo carisma, orientato allo stesso obiettivo, quello di annunciare il vangelo e di fare crescere il Regno. Buon inizio di anno pastorale, quindi, e buon lavoro a tutti nella stessa vigna del Signore!

Alessio Magoga

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