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Ricette di integrazione. Piatti dal mondo e storie dalla porta accanto

Sara Canzian e Chiara Ottavian, “Ricette di integrazione. Piatti dal mondo e storie dalla porta accanto”, L'Azione, Vittorio Veneto, 2022.

Parole chiave: mondialità (1), cibo (2), ricette (2), cucina (2), intercultura (1)
Ricette di integrazione. Piatti dal mondo e storie dalla porta accanto

Ivonne, Xiao Mei, Atika e gli altri che, in realtà, “altri” non sono. Di loro parla il libro “Ricette di integrazione – Piatti dal mondo e storie dalla porta accanto”, a cura di Sara Canzian e Chiara Ottavian, del gruppo “Stili di vita” di San Vendemiano che, fra le varie attività, promuove corsi di cucina etnica che si svolgono nell’oratorio “San Giovanni Paolo II”, a San Vendemiano: un evento pensato per favorire l’incontro fra culture differenti attraverso il cibo preparato da cuochi non professionisti.

Il volume è un viaggio culinario fra ricette del Messico, del Perù, della Cina, della Colombia, del Senegal e della Puglia, ma non solo: è una raccolta di curiosità dal mondo e di racconti di persone che, come suggerisce il titolo, abitano la porta accanto alla nostra, lavorano nelle aziende del territorio, oppure portano i loro figli nelle stesse scuole dei figli di chi qui è nato.

Si scopre così che tutti loro hanno specifiche storie di emigrazione alle spalle (a leggerle bene, simili a quelle di molti dei nostri nonni), ma anche desideri, emozioni, delusioni e felicità comuni a tutti i popoli del mondo. Rosendo, ad esempio, 68 anni, nato in Colombia, trasferitosi 18 anni fa prima a Conegliano e poi a Pieve di Soligo, in Italia ha scoperto e apprezzato l’olio di oliva, il Prosecco e l’abitudine di mangiare alla stessa tavola, senza distinzioni fra classi sociali. È orgoglioso di raccontare che nella sua vita ha lavorato tanto: dai colorati mercati di Bogotà, fino alle verdi colline coneglianesi, dove ha scoperto la soddisfazione che dà un lavoro tanto faticoso come la vendemmia. Ora accudisce degli anziani e con dedizione, per così dire, “certificata”: nel 2019, infatti, ha ricevuto il premio “Qualità dell’assistenza familiare” da parte dell’associazione “Noi con Voi”. A lui il compito di spiegare come preparare le celebri empanadas.

Xiao Mei, invece, viene dalla Cina, da un paese grande come Vittorio Veneto, vicino a Shangai. “Da quando sono arrivata in Italia dal lontano Oriente, ho cercato di far incontrare queste due antiche culture, tessendo insieme la lingua, le tradizioni, la visione della vita e la cucina come fossero finissimi intrecci di seta”, racconta. Ora, dopo aver frequentato una scuola, fa l’estetista. Le manca la Cina, ma è grata all’Italia. Nel libro presenta gli Jiaozi, ravioli di carne, un cibo consumato in molte festività perché la loro forma è considerata simbolo di buona fortuna: Jiaozi significa, infatti, “dritti al cuore”, in quanto fanno parte delle pietanze che devono essere condivise con i propri cari.

È proprio la potenza e la forza della condivisione di cui il cibo si fa veicolo che si percepisce nelle pagine di questo libro. Lo spiega Maria, sposata con Stefano: insieme ai loro figli, abitano a Codognè. Messicana di origine, classe 1974, nata nella regione di Jalisco, da cui hanno origine la Tequila e il Mariachi, dice: “Ci sono abitudini diverse, differenze presenti in tutte le culture, non c’è chi sbaglia o chi ha ragione, come nel cibo e in molti altri aspetti. Penso che condividere il cibo risulti il modo migliore per conoscersi, conoscere un’altra cultura e abbattere i pregiudizi”.

Ricette di integrazione. Piatti dal mondo e storie dalla porta accanto
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