FREGONA: messa all'Agnelezza, per l'inizio delle attività escursionistiche
Nella giornata di ieri, su iniziativa del Cai di Vittorio Veneto
Nonostante il tempo incerto, nella giornata di ieri, alla Madonna dell’Agnelezza, su iniziativa del Cai di Vittorio Veneto, si è celebrata la tradizionale messa di apertura dell’anno escursionistico, insieme ad appassionati e simpatizzanti della montagna. Ha presieduto l’eucaristia don Alessio Magoga, direttore de L’Azione, mentre i canti sono stati animati da alcuni membri del coro Cai di Vittorio Veneto.
Una ricorrenza, quella di quest’anno, davvero particolare. Era il 1963, infatti, quando venne posta in una grotta, sul sentiero che porta al Pizzoc, a quota 900 m, sotto i prati detti dell’Agnelezza (“degli agnelli”), una piccola statua della Madonna che venne distrutta poco tempo dopo da alcuni vandali. Dieci anni dopo, nel ‘73, p. Pierluigi Lazzaro, allora dipendente del Comune di Vittorio Veneto e appassionato escursionista, collocò nel medesimo luogo una nuova statuina, che fa ancora bella mostra di sé e rinvigorisce il cammino e la fede degli escursionisti.
Nei primi anni ’90, grazie all’intraprendenza di don Giovanni Dan ed alla collaborazione degli Alpini di Fregona e del Cai di Vittorio Veneto, nonché di altri gruppi di appassionati di montagna, venne risistemato il luogo e realizzato anche un altare in pietra. Da allora, si è tenuta con continuità (eccetto i due anni della pandemia) la celebrazione della santa messa, tempo permettendo sempre alle 10.30, sia all’apertura della stagione escursionistica (l’ultima domenica di aprile) sia alla sua chiusura (l’ultima domenica di ottobre). Una targhetta, affissa su una roccia e recante la data del 9 maggio 1993, testimonia la consuetudine della celebrazione delle due messe alla Madonna dell’Agnelezza.
Sempre per iniziativa di don Giovanni Dan, venne poi realizzato un percorso – ancora agibile e denominato “Anello della Pace” – che dalla Briglia di Sonego (capitello di S. Antonio), passa per la Madonna dell’Agnelezza, arriva alla Croce del Pizzoc, scende verso Cadolten (capitello San Floriano e chiesa San Pio X), per giungere infine di nuovo alla Briglia: l’Anello della Pace, ultimato qualche anno dopo l’Anno santo 2000, ha il suo punto culminante sulla cima del monte Pizzoc, dove esisteva sino a qualche decennio fa una base missilistica della Nato.
(foto: Cai Vittorio Veneto)
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